ARCHIDIOCESI DI PERUGIA-CITTA’ DELLA PIEVE
UFFICIO STAMPA DIOCESANO
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COMUNICATO STAMPA n° 1064
Alla cortese attenzione della redazione
data 29 giugno 2007

DOMENICA 1° LUGLIO LA POSA DELLA PRIMA PIETRA (CHE GIUNGE DA FATIMA) DEL COMPLESSO INTERPARROCCHIALE DI PONTE RIO, MONTELAGUARDIA E CORDIGLIANO DI PERUGIA DEDICATO A SANTA MARIA MADRE DELLA CHIESA
«E’ fatta! Con questa semplice espressione – commenta il parroco don Fonasco Salvatori – si può esternare tutta la gioia e la soddisfazione di una comunità per aver raggiunto il traguardo di inizio del suo nuovo complesso interparrocchiale, dedicato a Santa Maria Madre della Chiesa, delle comunità perugine di Ponte Rio, Montelaguardia, Cordigliano e della zona di Monte Bagnolo».
Con la posa della Prima Pietra, proveniente da Fatima, che avverrà domenica 1° luglio (ore 17.00) alla presenza dell’arcivescovo mons. Giuseppe Chiaretti, del presidente della Provincia Giulio Cozzari, del vice sindaco Nilo Arcudi e di altre autorità civili e religiose del capoluogo umbro, si avviano i lavori di edificazione di questo complesso interparrocchiale, attesi da oltre 20 anni. Dopo che il terremoto del 1997 aveva reso inagibili le due piccole e antiche chiese di Casamanza-Ponte Rio e di Cordigliano, che negli anni non erano più idonee ad accogliere un numero in costante crescita di fedeli proporzionato all’aumento della popolazione locale, tutte le funzioni religiose e le attività pastorali fino al 2005 si sono tenute in una tensostruttura donata e da due anni a questa parte in un prefabbricato.
Mons. Giuseppe Chiaretti depone il cemento per la 1° PIETRA
Il nuovo complesso interparrocchiale sorgerà per poter accogliere al meglio le “istanze” spirituali, sociali e aggregative di una vasta area in forte espansione urbana, non molto distante dal centro storico di Perugia, che conta oggi 3.000 abitanti e che nel 2010 - stando alle stime degli Uffici urbanistici comunali - dovrebbe raggiungere i 4.500 residenti.
«Anche se è solo l’inizio di un’opera, segno dell’unione tra il divino e l’umano in una zona ricca di anime, ma povera di occasioni che ricordano la presenza divina tra loro – evidenzia don Fonasco –, oggi la comunità interparrocchiale, ogni singola persona di buona volontà, è sensibile nel voler vederla sorgere. I prossimi anni saranno carichi di iniziative e di occasioni che ci dovranno aiutare a reperire i fondi necessari per coprire le spese di costruzione del complesso. Ma intanto ringraziamo per il fattivo coinvolgimento nell’avvio della fase di realizzazione, le autorità ecclesiastiche della nostra Archidiocesi, la Conferenza episcopale italiana e l’Amministrazione comunale che ha dimostrato attenzione nell’espletare le pratiche di sua competenza in sede progettuale».
C’è grande attesa nella comunità locale per l’evento della posa della Prima Pietra, come racconta lo stesso parroco: «c’è una attenzione particolare a tutto ciò che avverrà domenica pomeriggio: il momento di preghiera, il trasferimento dalla chiesa attuale al sito dove sorgerà quella nuova per la benedizione del terreno e la posa della Prima Pietra, e il concerto con la Corale della “Nuova Schola Cantorum” e l’agape fraterna a conclusione della festa».
Significativo anche il momento della presentazione dello stendardo, benedetto nell’occasione, che diventerà il simbolo di unità di tutte le comunità della zona costituenti l’interparrocchia, «perché raffigura – spiega don Fonasco – la Madonna di Fatima con ai suoi piedi le chiese di Cordigliano, Casamanza-Ponte Rio e la nuova dedicata a Santa Maria Madre della Chiesa.
«Non ci si può rendere conto della grandezza e della portata di quest’evento – conclude il sacerdote –, ma siamo sicuri che questa è un’opera che Maria desidera vedere realizzata e come Madre farà di tutto per aiutare i suoi figli a portarla a compimento. Non è un caso che il complesso interparrocchiale, dedicato a Santa Maria Madre della Chiesa, sorga in località Montelaguardia: forse Maria desidera essere colei che è posta a “Guardia” dei suoi figli in questa zona così frastagliata e bisognosa di unità, di valori sempre più alti e di risposte alle esigenze che il cuore racchiude».
R. L. /

S. Ecc.za Mons. Giuseppe Chiaretti depone la Pergamena vicino alla Pietra